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Generazione Z e voto: come la digitalizzazione potrebbe incentivare la partecipazione dei giovani

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Se nel 1992 i giovani costituivano il gruppo di elettori più attivo alle urne, mostrando entusiasmo e partecipazione, oggi disertano le urne confermandosi la fascia più scettica e disinteressata alla partecipazione al voto.

Le cause dell'astensionismo giovanile

Molti sociologi, sondaggisti, politologi hanno indagato le ragioni dell’astensionismo giovanile. Tra le più comuni:

Mancanza di rappresentanza: molti giovani non si sentono rappresentati dalla classe politica attuale, che spesso sembra lontana dalle esigenze e dai valori della generazione Z.

Carenza di informazione: alcuni giovani non hanno una conoscenza approfondita del sistema politico e delle istituzioni, e questo può rendere difficile la partecipazione attiva alla vita politica del paese.

Insoddisfazione verso i partiti: molti giovani possono sentirsi delusi o insoddisfatti dalle proposte e dalle politiche dei partiti politici tradizionali, e questo può portare a una mancanza di interesse per la politica.

Scarsa fiducia nelle istituzioni: alcuni giovani possono avere una visione critica delle istituzioni e dei politici, e questo può portare a una maggiore sfiducia e disinteresse per la politica.

Problemi di accessibilità: talvolta, la partecipazione alla vita politica può essere ostacolata da problemi logistici, come la lontananza dei luoghi di voto o la difficoltà di partecipare a eventi politici a causa di impegni di lavoro o di studio.

Come incentivare la partecipazione al voto della Generazione Z?

Se da un lato le motivazioni intrinseche ed estrinseche non mancano, ci sono però diverse soluzioni da mettere in campo per incentivare la partecipazione attiva dei giovani. Ad esempio:

Educazione civica: l’educazione civica è fondamentale per fornire ai giovani una conoscenza approfondita del sistema politico e delle istituzioni, e può aiutare a creare una maggiore consapevolezza dei diritti e dei doveri dei cittadini.

Engagement: coinvolgere i giovani nelle decisioni politiche e nelle attività delle istituzioni può aiutare a creare un senso di appartenenza e di responsabilità nei confronti della politica.

Uso dei social media: i social media, se ben utilizzati, possono essere un importante canale nonché fonte di informazione e di interazione per i giovani nelle discussioni politiche.

Creazione di programmi specifici: la creazione di programmi specifici per i giovani, come ad esempio stage o borse di studio per attività politiche, può creare una maggiore consapevolezza delle opportunità offerte nell’ambito istituzionale.

Rappresentanza dei giovani: la rappresentanza dei giovani all’interno delle istituzioni e dei partiti politici può aiutare a creare una maggiore vicinanza tra i giovani e la politica, e può garantire una maggiore attenzione alle esigenze e ai valori della generazione Z.

Utilizzo di nuove tecnologie: l’utilizzo di nuove tecnologie come il voto elettronico online o le piattaforme di partecipazione digitale può rendere la partecipazione alla vita politica più semplice e accessibile per i giovani.

Proprio grazie alla digitalizzazione del voto i giovani potrebbero votare comodamente da casa, tramite il proprio computer o smartphone, senza doversi recare fisicamente in un luogo specifico. Il voto potrebbe essere per questo più accessibile per le persone con disabilità o per chi vive lontano dai seggi, aprendo così la partecipazione democratica a un pubblico più ampio. Ovviamente il voto sarebbe comunque sicuro segreto e cifrato, così da garantire la privacy e l’anonimato del votante.

In conclusione, l’uso di tecnologie relative al voto potrebbe eliminare barriere tecniche e spaziali, rendendo il voto più semplice e comodo e, se integrate con le iniziative sopra menzionate, potrebbero decisamente riportare la Generazione Z alle urne.

Il fenomeno di esclusione degli elettori più giovani è un errore grave, e per questo è fondamentale trovare strategie, strumenti moderni e sperimentare nuove modalità di coinvolgimento per creare un legame più forte tra i giovani e le istituzioni, plasmando così un futuro realmente democratico, inclusivo e partecipativo per tutti.