Il voto al centro di un’innovazione digitale che dal mondo accademico si è estesa alle scuole, coinvolgendo docenti, studenti, genitori e persino il territorio.
– L’emergenza pandemica e la riorganizzazione scolastica
· La seduta scolastica da remoto: sempre più presente
· L’importanza della connessione negli organi collegiali a distanza
· Requisiti per accedere alle riunioni in modalità telematica
· Segretezza delle votazioni scolastiche online
– L’espressione di voto nelle elezioni scolastiche online
– I risultati ottenuti dalle scuole che utilizzano la modalità elettronica
– Quorum: la piattaforma per la scuola del futuro.
– Come verbalizzare l’espressione di voto nelle elezioni scolastiche online.
– Una nuova roadmap di progetto: il Bilancio Partecipativo nelle scuole
C’è una strada che da casa porta fino a scuola: una strada che negli ultimi due anni, molti studenti ed insegnanti non hanno potuto fisicamente percorrere, scoprendo gioie e dolori della DAD, virtù e punti di debolezza di un sistema scolastico forse abituato, forse costretto, a modus operandi fin troppo conservativi.
La pandemia a scuola si è palesata così: come una sorta di un’inedita grammatica per docenti, allievi e genitori. E da leggersi rigorosamente a casa.
Per contrastare l’emergenza da diffusione del Covid-19, il Decreto–Legge 105 del 23 luglio 2021, convertito con modificazioni dalla L. 16 settembre 2021 – n. 126, ha stilato le nuove misure per l’esercizio di attività sociali, culturali ed economiche, in assoluta sicurezza.
Tra tutte, la tematica scolastica, ha avuto non poca rilevanza.
L’Art. 87 del Decreto–Legge 17 marzo 2020 sulle misure straordinarie in materia di lavoro agile, indica lo smart working come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa per i seguenti enti scolastici:
La normativa riguarda sia la didattica a distanza che le modalità di svolgimento delle adunanze collegiali da remoto e si rivolge a docenti, personale amministrativo e personale A.T.A.
Inviato con PEC, tramite mail ordinaria, con pubblicazione sul sito o nella bacheca del registro elettronico, l’avviso di convocazione deve definire procedimento e condizioni di partecipazione alla seduta, richiedere ai destinatari una risposta di partecipazione ed esplicitare la piattaforma utilizzata per la videoconferenza, con l’aggiunta del link.
Ad ogni partecipante è necessario siano forniti gli strumenti per accedere alla riunione e parteciparvi tramite un collegamento internet efficiente, funzionale al corretto svolgimento della seduta.
Nel caso in cui, per uno o più partecipanti il collegamento sia impossibilitato o interrotto, l’incontro da remoto può svolgersi liberamente, sempre se il numero legale sia assicurato e dando atto delle assenze giustificate.
Diversa è l’ipotesi riguardo ai problemi di connessione durante una votazione, che in mancanza di possibilità di ripristino del collegamento in tempi brevi, può essere dichiarata nulla dal Presidente.
Una volta inviato correttamente l’avviso di convocazione e ricevuto il numero sufficiente di conferma di partecipazione, l’adunanza da remoto deve poter garantire a tutti i partecipanti:
Per preservare la privacy di partecipanti, oggetti di discussione e delibere, il collegamento alle sedute online è permesso da qualsiasi luogo, fatta eccezione per i luoghi pubblici e all’aperto in cui, se proprio non è possibile procedere altrimenti, è necessario dotarsi di cuffie e auricolari.
La segretezza, utile a tutelare la libertà dell’elettore, è anche e soprattutto uno dei principi fondamentali del voto di cui all’Art. 48 della Costituzione Italiana, documento ispiratore dei nuovi regolamenti in tempi di e-democracy.
E proprio sulla segretezza si gioca la partita delle elezioni telematiche, necessarie anche quando all’ordine del giorno siano in discussione tematiche da decidersi a scrutinio segreto.
Questi incontri dovranno avvalersi di piattaforme informatiche certificate in grado di garantire l’espressione personale, libera e segreta del voto.
Formato da 8 docenti, 2 membri A.T.A, 8 genitori (negli Istituti di secondo ciclo, invece: 4 genitori + 4 studenti) e un dirigente scolastico di diritto, il Consiglio d’Istituto è l’organo triennale di rappresentanza a cui è affidato il governo economico-finanziario della scuola.
Autorizzati dalla Circolare ministeriale 24032 del 6 ottobre 2021 e in ottemperanza alla Legge n.6 del 23/02/2020 e dei successivi DPCM, come già anticipato, le condizioni minime necessarie per procedere alle votazioni degli organi collegiali a distanza sono:
Con oltre 16 anni di esperienza nelle votazioni universitarie e 12 milioni di votanti, ELIGO è la piattaforma unica qualificata AGID che con una sola licenza permette di soddisfare tutte le esigenze di voto scolastico:
Votando con ELIGO i tempi di allestimento e gestione si riducono drasticamente. Inoltre, il processo di voto agevolato e sostenibile, consente l’eliminazione di ogni documento cartaceo e l’azzeramento della Co2 che in genere viene prodotta negli spostamenti richiesti per votare.
È ormai un dato di fatto che, rispetto alle votazioni tradizionali e in particolare nel caso di realtà molto estese, la votazione elettronica può portare ad un risparmio fino all’80%.
Rosanna Barone, direttrice ANP dice, a proposito dei vantaggi dell’e-voting ELIGO: “Abbiamo adottato la piattaforma ELIGO per la gestione della tornata congressuale 2021 dell’Associazione… La facilità di utilizzo ci ha altresì convinti ad estenderne la fruizione alle nostre strutture regionali e provinciali, con importanti ricadute positive sul livello di partecipazione attiva dei nostri associati oltre che sul processo di digitalizzazione dell’Associazione.”
A proposito di votazioni scolastiche, ELIGO in collaborazione con Gruppo Spaggiari, ha creato Quorum: la piattaforma centralizzata per la gestione di tutte le esigenze di voto scolastiche integrata nel software di registro elettronico Classe Viva.
È a partire da ClasseViva infatti, che ELIGO procede nella creazione automatizzata delle schede di voto e nell’invio delle credenziali di accesso ai votanti.
Nel momento dell’espressione del voto, proprio per garantirne la segretezza, avviene la scissione voto/votante. In seguito, i voti vengono crittografati e gli scrutini sono sottoposti a firma digitale con marcatura temporale per garantirne validità e originalità.
Sia per quanto riguarda la sicurezza che la privacy il rispetto delle normative GDPR è garantito grazie ad un mix sinergico di:
Le votazioni, che possono essere anche ibride, si allestiscono all’interno della piattaforma: senza bisogno di stampare schede elettorali, compilare registri e soprattutto senza dover impiegare i locali della scuola a seggi elettorali (evitando i controlli obbligatori antiCovid).
I dati, utilizzati da ELIGO al solo fine della votazione, sono raccolti e conservati garantendo la privacy dell’elettore.
Le operazioni di scrutinio vengono svolte in automatico alla chiusura della votazione.
Redatto in un secondo momento ed approvato nella seduta successiva, il verbale della riunione a distanza, oltre a quanto previsto dai regolamenti dei singoli organi, deve indicare:
Il verbale inoltre deve dichiarare sia l’adesione o assenza giustificata dei componenti, che la presa visione del verbale per via telematica.
Dunque, per procedere in quelle che sono deliberazioni scolastiche da remoto a norma di legge, è necessario:
Pur non esistendo una vera e propria legge che definisca il voto elettronico, le votazioni online seguono le linee guida stilate dal Consiglio Europeo.
In breve, le Recommendation del Consiglio Europeo dichiarano che il voto elettronico, quindi anche quello scolastico, deve poter garantire:
L’esperienza sulle piattaforme di voto e il grande know-how sia del mondo scolastico e accademico sia in ambito di Bilancio Partecipativo, stanno guidando le ambizioni di ELIGO nella sperimentazione di un programma per le scuole che mira ad alimentare le connessioni sociali tra gli studenti e il territorio.
Il programma, ad oggi in fase embrionale, mette al centro attivismo e agentività degli studenti fornendo strumenti digitali per dare ampia visibilità e diffusione ai loro progetti, farli votare, premiare, sponsorizzare e finanziare da educatori, famiglie, rappresentati delle istituzioni locali, organizzazioni pubbliche e private, attivando così un percorso esteso e virtuoso verso una governance democratica e politiche inclusive che tramutano la scuola in comunità partecipata.
In questo processo si inserisce anche il Bilancio Partecipativo che, se integrato in un contesto giovanile come quello scolastico, può diventare non solo uno strumento consultivo di democrazia partecipativa, ma la colonna portante del civic engagement, ossia l’attivazione civica per la quale tutti sono chiamati a mettere in campo risorse ideative, creative e collaborative, superando la dimensione del decision making condiviso.
L’ambizioso programma del team di ELIGO, parte quindi dalla Scuola per creare modelli di governance urbana ed e-democracy inclusivi, trasparenti e a norma di legge.
E più umani… Grazie al digitale!
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